Prima di tutto, è necessario capire quali sono queste strutture, le cui attività sono sospese formalmente da ieri 1° luglio. Sono coinvolte strutture sportivi di Albano centro, come ad esempio quella vicino villa Doria, le strutture sportive di via Rossini e via Vascarelle, sempre in centro città.
Ma anche le strutture sportive di Cecchina, come il campo di Calcio di via Spagna. Pavona: con Il campo di calcio dii via Trento, etc. Alcune di queste società hanno stretto velocemente accordi con altre società di altri comuni pur di non fermarsi. Altre continueranno invece ad operare col rischio però di vedere arrivare la Polizia Locale che appone i sigilli di sequestro.
Albano, in arrivo bando per 13 strutture sportive comunali
La facoltà di d’uso di queste 13 strutture è tornata difatti, dal 1° luglio, nelle mani del municipio e verrà riassegnata solo alle società che dimostreranno agli uffici tecnici comunali, carte alla mano, di essere in possesso di tutta la “documentazione attestante la conformità e la regolarità degli impianti sportivi” che detengono con regolare concessione.
Così scrive la dirigente del Settore III – Servizio III del Comune, Rossana Claps, in una nota mandata alle società concessionarie delle 13 strutture comunali.
Rischio blocco attività
“In attesa della verifica documentale da parte dell’Ufficio Tecnico, si comunica che nessuna autorizzazione potrà essere rilasciata per usare gli impianti”. Chiosa la stessa nota.
Alcune società – questo emerge a microfoni spenti dal comune – non avrebbero strutture sportive totalmente in regola.
Qualcuna avrebbe gli spalti non in perfetta regolarità. Per qualche altra lo spogliatoio sarebbe privo la agibilità. Qualche struttura non sarebbe in perfetta regola nei vari sport. Qualcuna sarebbe addirittura pericolosa per i giovani sportivi. Etc etc.
È così? Molto presto lo sapremo. Il rischio reale è che qualcuna di queste attività/società si fermi. Insieme agli sportivi che praticano sport.
Non sappiamo quando il bando verrà pubblicato dal comune, non sappiamo se sia prevista una sorta di diritto di prelazione, ma si presume che il bando abbia luogo solo dopo le verifiche sulla regolarità delle strutture attuali.
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