L’appalto – che va ricordato era privato e non pubblico – faceva parte di una convenzione urbanistica di lottizzazione della società Sogeim, opera che poi sarebbe stata ceduta al Comune di Aprilia. Peraltro i lavori sono finiti nel 2023, ma il palazzetto non ha ancora un destino ed è chiuso.
Gli interessi sul nuovo palazzetto dello sport di Aprilia
Come riferisce il Pubblico ministero, «nel corso dell’indagine si registrava l’ingresso, in qualità di sub appaltatori, di società riconducibile ai fratelli Antolini», imprenditori edili di Aprilia.
In questo frangente, siamo nel 2018 a cavallo delle elezioni, entra in campo un ex consigliere comunale di centrodestra, nome noto della politica apriliana e non indagato, che si presenta come intermediario del sindaco.
La cricca apriliana era ovviamente interessata ai grandi appalti e tra questi si può annoverare la costruzione del nuovo palazzetto, che sarebbe dovuto sorgere ad Aprilia nella zona di via Carroceto.
Il PM parla di «fortissimo interesse dei fratelli Antolini e dell’ex consigliere i quali si sono mossi in tutti i modi per accaparrarsi i lavori appaltati alla Sogeim».
Il 22 maggio 2018 gli imprenditori edili hanno un incontro con due dipendenti della Sogeim dicendo loro «che i lavori per la costruzione del nuovo palazzetto dello sport di Aprilia, li avrebbe dovuti fare una sola ditta, la loro («dare lavoro a una ditta sola sicuramente c’hai dei vantaggi»). Poi “loro” avrebbero accontentato le altre aziende locali “per mantenere gli equilibri”».
La pratica bloccata
«La realizzazione del palazzetto dello sport era bloccata per l’assenza del rinnovo, da parte della Regione Lazio, di un’autorizzazione paesaggistica», si legge nelle carte.
«Parlando dei lavori al palazzetto dello sport come di un affare che lo interessava direttamente, l’ex consigliere comunale gli riferiva di aver parlato col sindaco Antonio Terra e di stare aspettando che si sbloccasse la situazione al “Genio Civile”, inerente il rinnovo dell’autorizzazione paesaggistica, per iniziare a lavorare orientativamente nel successivo mese di marzo».
Per sbloccare la situazione, l’ex consigliere si rivolge a un ingegnere molto vicino al centrodestra apriliano «che aveva evidentemente delle aderenze negli uffici preposti della Regione Lazio, il quale sarebbe stato capace di risolvere la situazione in poco tempo.
«Io adesso indirettamente, senza dire niente, io so che l’ingegnere gli risolve tutto in tre quattro giorni, adesso io lo incarico e gli dico senti vedimi un attimo questa cosa che mi interessa a me che .. poi in futuro vedrai vedrai che ti faccio fare qualche altro lavoretto perché la fattura a loro me l’ha fatta lui», dice l’ex consigliere nelle intercettazioni».
La mazzetta per sbloccare la pratica
«Per sbloccare velocemente la pratica del palazzetto dello sport, avrebbero pagato una “mazzetta” («… poi gli voglio provare se mi capita l’ingegnere gli voglio dire .. mi vedi un attimo là come cazzo sta questa situazione del palazzetto che dicono che è pronto è pronto è pronto e non si riesce a tirare fuori .. pure se dice che devono .. ci vogliono duemila euro quello là che dà la mazzetta a quello .. vediamo un attimo .. basta che sia tàtà, che per marzo si possa farla .. partire».
Il palazzetto è terminato da un anno, ma è ancora chiuso.
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