Interrotto il collegamento tra le banchine e il campo boe, l’assistenza alle imbarcazioni in transito, l’assistenza e la riscossione dei canoni di occupazione dei posti barca all’interno del porto turistico, la gestione del parcheggio di piazzale Marinai d’Italia, l’assistenza ai posti barca che vengono utilizzati dai disabili e l’assistenza alle imbarcazioni in avaria. Nel retroporto si parcheggia gratuitamente, e anche selvaggiamente.
Anzio, una città nata intorno al porto, celebre anche per il porto, ora ha un porto senza gestione, se non per la buona volontà dei dipendenti che finora hanno portato avanti il lavoro senza la certezza del loro futuro.
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Le barche al porto di Anzio si raggiungono a nuoto
Circa 400 barche sono diventate irraggiungibili.
I proprietari dei natanti venivano accompagnati dai dipendenti della Capo d’Anzio con un gommone a prendere le barche ma ora, senza quel servizio, le barche sono isolate. Come fare per raggiungerle? Qualcuno ha pensato bene di tuffarsi in porto e di arrivare a nuoto per arrivare alla propria barca. Nonostante i pericoli.
La proposta della Marinedi
I vertici della Marinedi hanno scritto ai curatori fallimentari della società annunciando di essere «pronti ad intervenire» e «supportare finanziariamente ed operativamente la Capo d’Anzio in qualità di soci della stessa».
Marinedi chiede alla Curatela di poter gestire provvisoriamente e temporaneamente l’infrastruttura portuale garantendo la sicurezza della navigazione, la pubblica incolumità e l’ordine pubblico. In questo modo si farebbe carico dei dipendenti della Capo d’Anzio, garantendo al contempo la continuità delle attività portuali in corso.
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