«Siccome rappresento le istituzioni e i cittadini che mi hanno votato, è mio dovere raccontare le cose come stanno: ho avuto un tumore».
Con queste parole Matilde Celentano ha aperto il Consiglio comunale di ieri, raccontando commossa la sua vicenda personale, per zittire quanti sostenevano che avesse fatto un lifting. Non era il botulino ad averle alterato i tratti del viso, ma massicce dosi di cortisone.
La malattia e gli attacchi degli hater
Matilde Celentano ha confessato che, mentre era impegnata ad affrontare il tumore, ha dovuto anche subire gli attacchi social degli haters.
«Dallo scorso dicembre ho fatto il mio percorso terapeutico. Fare le chemio è stato pesante, ma il dolore è stato più psicologico che fisico, a causa degli haters che mi hanno attaccato sui social per il mio aspetto fisico».
«Mesi difficili, ma li ho superati».
«Ho avuto un tumore e sono guarita»
«Ci tenevo a dirlo perché da aprile sono fuori, ne parlo come una cosa passata. Sono stati mesi difficili ma li ho superati con la mia forza di donna e come medico, con la consapevolezza dell’impegno che ho preso con la cittadinanza come sindaco e che mi ha dato una grande forza».
«Ho finito il mio percorso terapeutico già da qualche tempo, ho avuto un periodo difficile ma l’ho lasciato alle spalle e adesso sto benissimo: il sindaco sta bene e da oggi farò da testimonianza come donna, come medico e come primo cittadino per la prevenzione e la cura dei tumori al seno. Ora lo posso dire: ho avuto un tumore e sono guarita».
Un grande messaggio di speranza
Secondo la commissaria straordinaria della Asl Sabrina Cenciarelli, quello di Matilde Celentano è stato «un grande messaggio di speranza per tutte le donne che, ricevuta una diagnosi oncologica, vedono compromettersi la dimensione lavorativa, familiare, affettiva».
«Matilde Celentano ha dimostrato che ci si può curare non venendo meno ai propri doveri verso la propria professione e, nel suo caso, nei riguardi della comunità che l’ha eletta alla carica di sindaco. Noi, per parte nostra, continueremo ad investire moltissimo in prevenzione, la vera cura che salva la vita. Dobbiamo farlo diffondendo una cultura della salute che deve partire fin dalle generazioni più giovani. Grazie alla sinergia con l’Università e le Associazioni ogni ottobre la nostra Azienda é al centro di numerose iniziative, per celebrare l’Ottobre Rosa».
Gli screening, grazie ad una diagnosi precoce riducono la mortalità. Oggi dal tumore si può guarire: questo è il messaggio più grande e potente che il Servizio Sanitario deve diffondere tra la popolazione. Da Commissario Straordinario dell’Asl di Latina, da donna, moglie e madre, mi sento di esprimere la più sincera vicinanza a Matilde Celentano».
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