Pomezia, antincendio in vista per la sede immobiliare che ospiterà provvisoriamente la scuola Marone: la città si prepara quindi a spostare in una nuova sede provvisoria gli studenti della scuola Marone, attualmente in attesa di ristrutturazione.
Per garantire la massima sicurezza agli studenti e al personale scolastico, l’amministrazione comunale ha avviato le procedure per la redazione del progetto di prevenzione incendi e il conseguente rilascio della SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) per l’immobile di via dei Castelli Romani n. 2.
L’immobile dovrebbe essere pronto ad accogliere gli studenti ed il personale scolastico prima dell’inizio del prossimo anno scolastico. Il tempo a disposizione, quindi, è davvero poco.
Pomezia, antincendio in vista per la sede della scuola Marone
L’edificio, destinato ad ospitare le circa 40 classi della Marone per i prossimi due anni, è stato individuato come soluzione temporanea in attesa dei lavori di ristrutturazione della sede storica.
L’immobile, del valore stimato di circa 6 milioni di euro, entrerà a far parte, in ogni caso, del patrimonio comunale al termine del periodo di utilizzo scolastico, così come già avvenuto per il complesso immobiliare La Selva. E resterà tra le proprietà immobiliari comunali.
Sede scolastica, ma solo provvisoria
La scelta di via dei Castelli Romani n. 2 come nuova sede provvisoria della scuola Marone rappresenta un cambio di rotta deciso rispetto ad un precedente progetto che prevedeva l’acquisto di un altro immobile, soprannominato “il rudere” da stampa e opposizione. Quest’ultima ipotesi, tuttavia, è stata scartata per diverse ragioni, tra cui probabilmente la necessità di interventi di ristrutturazione più complessi e onerosi.
In passato, il precedente sindaco in area M5S aveva pensato di spostare tutte le classi della scuola Marone in container prefabbricati, per 2 anni, ma poi anche questa ipotesi è sfumata.
L’intera vicenda ha sollevato feroci polemiche in città. Tra gli studenti e i loro genitori. Tra i cittadini. Ma anche a livello politico. Con forti scontri che hanno avuto luogo tra i consiglieri comunali sia nelle Commissione municipali che in Consiglio.
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