Frascati, l’isola ecologica è fuorilegge: solo 6 mesi per metterla in regola: la città famosa per il carnevale e per il Natale ha sfiorato una grave crisi nella gestione dei rifiuti a ridosso di Ferragosto, quasi per uno scherzo del destino.
L’isola ecologica di via di Valle Chiesa, punto di riferimento fondamentale per il conferimento dei materiali raccolti in città, rischiava infatti l’immediata chiusura per varie irregolarità amministartive e burocratiche.
Almeno questo è quanto riporta, in soldoni, l’ordinanza d’urgenza firmata dalla sindaca n. 122 del 16 agosto. Una crisi dei rifiuti ancor più grave, visto che anche il vicino comune di Grottaferrata è sprovvisto di un centro di raccolta della spazzatura. A scongiurare tale scenario è intervenuta appunto l’Amministrazione comunale con un’ordinanza d’urgenza firmata dalla sindaca Francesca Sbardella.
Frascati, l’isola ecologica è fuorilegge
Il provvedimento, necessario per garantire la continuità del servizio, è stato reso indispensabile da una complessa situazione giuridica relativa alla proprietà dell’impianto. La struttura, attualmente di proprietà di Lazio Ambiente Spa, è destinata a tornare nelle mani del Comune di Frascati. Tuttavia, le procedure burocratiche per il trasferimento di proprietà richiedono tempi tecnici non brevi.
Nel frattempo, l’isola ecologica versava in condizioni precarie, con carenze infrastrutturali e un sistema di trattamento delle acque piovane non conforme alle normative vigenti. La mancata manutenzione dell’impianto avrebbe potuto comportare gravi rischi per l’ambiente e la salute pubblica, oltre che innescare un fenomeno di abbandono incontrollato dei rifiuti sul territorio.
Solo 6 mesi per metterla in regola
Per evitare che la città si trovasse a dover affrontare una vera e propria emergenza, l’Amministrazione comunale ha deciso di intervenire in via d’urgenza. L’ordinanza proroga l’operatività dell’isola ecologica fino al 28 febbraio 2025.
“È in corso – spiega il comune nei documenti – l’iter procedurale finalizzato a completare, nel minor tempo possibile, la retrocessione del suddetto bene dall’attuale proprietaria Lazio Ambiente Spa al Comune di Frascati.
All’avvenuta acquisizione del bene al patrimonio comunale si potrà dare inizio ai lavori di ammodernamento del sistema di trattamento delle acque di prima pioggia.
Nelle more è necessario garantire la continuità di esercizio del Centro di Raccolta Comunale, al fine di non pregiudicare le condizioni per una corretta gestione del ciclo integrato dei rifiuti ed evitare l’incremento dell’abbandono incontrollato dei rifiuti sul territorio comunale, con conseguente aggravio per la salute dei cittadini e la salvaguardia dell’ambiente.
Per sopraggiunte necessità, al fine di evitare l’abbandono dei rifiuti, nelle more è necessario offrire alla cittadinanza una soluzione per gestire scarti di olio minerale per motori, ingranaggi e lubrificazione derivanti dall’attività del cosiddetto “fai da te” prodotti dalle utenze di sola esclusiva provenienza domestica e considerata la presenza di un’apposita area coperta presente nel Centro di Raccolta Comunale con relativo contenitore a norma fornito del Consorzio Nazionale per la Gestione, Raccolta e Trattamento degli Oli Minerali Usati.
La mancanza di una struttura idonea a supportare il sistema di gestione dei rifiuti comprometterebbe l’organico ed efficiente svolgimento del pubblico servizio, determinando gravi disagi alla popolazione con conseguenze negative in ordine al corretto conferimento di determinate tipologie di rifiuti nel predetto centro, ormai consolidatosi nella condotta dei cittadini.
Sussistono condizioni di eccezionale ed urgente necessità di tutela e salute pubblica e dell’ambiente”.
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