Due morti in cinque settimane, la terza vittima risale al 2019. Mai nessun provvedimento, nonostante il cordolo in cemento che la caratterizza sia effettivamente pericoloso.
Latina, “Chiudete quella rotatoria”
“Chiudere quella rotatoria” è l’appello dell’Associazione Italiana Familiari e Vittime della Strada.
“Rilevato che l’ennesimo incidente mortale vede protagonista in così poco tempo la stessa rotatoria, indipendentemente dall’accertamento delle eventuali responsabilità del conducente, ritiene questa associazione indispensabile che chi di dovere, intanto che verranno svolte le indagini tecniche volte a determinare se la stessa rotonda innanzi tutto sia a norma, proceda con urgenza alla chiusura del tratto di strada in questione alla circolazione veicolare”.
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“Dobbiamo ripensare la rotonda”
Il consigliere comunale Emiliano Licata è intervenuto sull’argomento:
“È necessario intensificare gli sforzi, adottare misure immediate e a lungo termine, e sviluppare un approccio integrato che coinvolga l’intera comunità.
La rotonda di via del Lido è tristemente nota per la sua pericolosità. Si tratta di un punto del nostro sistema viario che, nella sua configurazione attuale, non riesce a garantire la sicurezza necessaria per automobilisti, ciclisti e pedoni. Gli incidenti che si verificano qui sono il risultato di criticità strutturali che non possiamo più ignorare”.
La soluzione non può limitarsi a interventi temporanei. Serve un ripensamento complessivo della rotonda, con segnaletica luminosa ben visibile e una cartellonistica chiara.
Inoltre, l’installazione di dispositivi di rallentamento, come bande sonore e attraversamenti pedonali rialzati, è fondamentale per obbligare i conducenti a moderare la velocità”.
La soluzione? “Gli autovelox”
E ancora: “Il miglioramento della sicurezza stradale non passa solo attraverso interventi infrastrutturali.
Dobbiamo promuovere una cultura della guida sicura e responsabile, che parta dalla consapevolezza che ogni comportamento alla guida può avere conseguenze gravi, se non fatali. In quest’ottica, a mio avviso non è da escludere l’installazione di autovelox cittadini“.
“Inoltre – conclude Licata – è fondamentale riconsiderare l’arredo urbano in un’ottica di sicurezza. Le strade devono essere progettate per indurre una guida prudente e rispettosa, e l’installazione di alberature e arredi urbani può contribuire a questo obiettivo, migliorando al contempo la vivibilità dei quartieri”.