Lavori che erano già stati finanziati per 5,5 milioni di euro, fondi ottenuti nel 2020 dalla Regione che ha già anche versato il 10%.
Una serie di ritardi del Comune di Latina e di criticità emerse nel corso dell’ultima riunione del 30 luglio hanno portato la Regione ad archiviare il procedimento di autorizzazione.
Si ferma insomma il cammino per salvaguardare la costa di Latina dall’erosione che sta facendo scomparire la spiaggia.
Il progetto di lotta all’erosione della spiaggia di Latina
Il progetto per il completamento delle opere di protezione della costa da Foce Verde a Capo Portiere rientrava nella legge regionale del 2019 “Programma generale per la difesa e la ricostruzione dei litorali e del quadro degli interventi prioritari per il 2019-2021”.
Una legge con cui sono stati individuati gli interventi prioritari per la difesa e ricostruzione del litorale laziale: in tutto fondi per oltre 15 milioni. Più di un terzo spettava a Latina.
A settembre 2019, il Comune di Latina ha inviato alla Regione Lazio lo studio di fattibilità dell’intervento. È stato quindi ammesso a finanziamento per 5.500.000 di euro per le cosiddette opere di difesa del litorale tra Foce Verde e Capo Portiere.
Il progetto complessivo prevedeva un intervento di ripascimento morbido a Latina per un totale di circa 197.000 metri cubi. Il tratto interessato era il litorale da Foce Verde a Capo Portiere. Lo scopo era di ricostruire l’arenile con lo sviluppo originario relativo alla fine degli anni ’90. Obiettivo: far avanzare la linea di riva di circa 30 metri.
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La Regione Lazio prende atto: stop all’iter
Scrive la Regione Lazio:
“In data 12/07/2024 è pervenuta la nota del Comune di Latina di richiesta di proroga di 60 giorni per la trasmissione delle integrazioni come richiesto dal gruppo di progettazione incaricato per l’intervento in esame. Con la stessa nota si richiedeva un incontro tecnico da tenersi preferibilmente il 30 luglio 2024 per affrontare le tematiche emerse”.
“Il 30 luglio 2024 si è tenuto il suddetto tavolo tecnico nell’ambito del quale, alla presenza del Comune di Latina dei progettisti incaricati, si sono affrontate le problematiche relative alla progettazione nonché all’approccio metodologico di redazione degli studi”.
“Preso atto delle risultanze del tavolo tecnico e delle molteplici criticità emerse e non essendo state depositate le integrazioni nel termine prescritto in ottemperanza a quanto disposto al paragrafo 6.5 al punto 3 della DGR 884/2022 che recita: “in assenza di riscontro alla data di decorrenza dei 30 giorni, l’istanza è archiviata”.
Il Comune di Latina: i fondi non sono persi
“Il Comune di Latina non ha perso il finanziamento da 5,5 milioni di euro”, spiegano gli assessori all’Ambiente Franco Addonizio e alla Marina Gianluca Di Cocco.
“In merito al progetto riguardante le opere a protezione della costa sul lungomare di Latina, durante la commissione di Valutazione di Impatto Ambientale, la Regione Lazio ha avanzato la richiesta di uno studio sugli effetti che il progetto può avere su un’area vasta nel corso del tempo – chiariscono gli assessori competenti -.
“Il Comune di Latina, nei tempi previsti, ha inviato nota ufficiale specificando che la documentazione richiesta non è di competenza comunale, bensì regionale o provinciale. Si tratta, infatti, di uno studio che esula dalle competenze del Comune perché esamina, ad esempio, gli impatti delle correnti nel tratto compreso da Latina a San Felice Circeo”.
“Ci siamo comunque rivolti informalmente allo studio tecnico che ha redatto il progetto per verificare il costo di uno studio così ampio, che potrebbe arrivare a coprire anche la metà del finanziamento ottenuto – proseguono -. Non appena avremo la risposta ci muoveremo di conseguenza: se il costo non è sostenibile per il Comune di Latina comunicheremo nuovamente alla Regione Lazio di non poter adempiere a questa richiesta, come già specificato già nei tempi previsti”.
“Non è un ritardo del Comune”
“La cosa certa è che l’archiviazione disposta dalla Regione riguarda espressamente la procedura VIA e non attiene al finanziamento concesso. In ogni caso – concludono gli assessori – non è un ritardo del Comune di Latina e siamo certi di aver operato in maniera trasparente, nei tempi previsti e nelle modalità opportune. Siamo in contatto con l’assessore regionale e chiederemo chiarimenti a riguardo, oltre ad una proroga dei termini dal momento che quello che è accaduto non è dipeso dall’operato del Comune”.
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