La struttura, voluta dalla Contessa Aline Macchi di Cellere, che risiedeva in una villa a poca distanza, era nata come orfanotrofio negli anni sessanta e col tempo si è trasformato in scuola dell’infanzia, gestita dalle Suore Trinitarie. Poco prima della sua morte, negli anni ottanta, la Contessa donò la struttura all’Ordine dei cavalieri di Malta, i quali hanno garantito la permanenza delle suore con un contratto di locazione gratuita. I cavalieri di Malta erano pronti anche ad investire nella ristrutturazione dell’edificio, dotato anche di cappella, ma nelle scorse settimane hanno ricevuto la comunicazione dalle Trinitarie che avrebbero potuto portare avanti la loro attività solamente fino a giugno.
Una grave perdita per Aprilia, da sempre legata alla presenza di queste religiose che hanno cresciuto tre generazioni di bambini. Chiunque abbia frequentato la struttura ricorda la madre superiora, Suor Margherita, amorevole con i bambini ma sempre molto ferma nelle sue decisioni, il riso in bianco servito il lunedì “perchè i genitori la domenica viziano i bambini”, le recite a Natale e in primavera a cui la Contessa non mancava mai e a cui veniva con la sua Fiat Panda; le giostrine sul terrazzo al primo piano, la messa della mattina, l’immenso presepio sotto le scale all’ingresso nel periodo natalizio.
L’ordine dei Cavalieri di Malta, contattato da Il Caffè, ha confermato la notizia della sospensione delle attività. Non è stata ancora stabilita la destinazione futura dell’asilo, tanto caro a centinaia di famiglie apriliane.