Restano in carcere i due fratelli egiziani ed il nordafricano arrestati nei giorni scorsi dalla Polizia nell’ambito dell’inchiesta relativa al sequestro di tre ragazzi arabi, di età compresa tra i 16 ed i 17 anni. La Squadra Mobile ipotizza che i giovani venivano prelevati a Messina per poi essere portati a Priverno e sequestrati, in attesa del riscatto da parte dei familiari. Nell’appartamento di Priverno in cui erano reclusi, erano costretti a vivere in un’unica stanza con materassi a terra e ciotole di riso e carne.
A liberarli i poliziotti, che hanno fatto irruzione nell’appartamento. Gli investigatori lavoravano da settimane al caso, in base a una segnalazione arrivata dalla direzione distrettuale antimafia di Milano. A dare l’allarme, infatti, un pizzaiolo egiziano.
27/04/2014