“Sapere quanto si spende per le consulenze esterne soprattutto per gli incarichi ai vari professionisti è un segno di buona amministrazione soprattutto nei confronti dei cittadini che non possono e non devono rimanere ignari sulle decisioni prese in tema di utilizzo delle risorse pubbliche che potrebbero sfociare in facili elargizioni ad amici ed amici degli amici. Questo vale non solo per le decisioni prese direttamente dal Comune, ma anche per tutto ciò che riguarda le partecipate, in senso lato, dell’amministrazione comunale, troppo spesso isole felici per i politici che intendo con lo strumento delle consulenze e degli incarichi crearsi un consenso alle spalle dei cittadini apriliani”.
“Nonostante le sollecitazioni provenienti dal ministero di tutto ciò non c’è traccia nel sito dell’amministrazione comunale violando in modo palese le regole contenute nel decreto legislativo 33/2013 che riguardano la pubblicazione dei bilanci e dei compensi di dirigenti e consulenti”, spiegano i tre consiglieri.
“La trasparenza amministrativa non è tra le priorità della Giunta Terra visto che ad oggi ancora non solo non sono interamente disponibili i dati sui compensi e le consulenze pagate direttamente dal Comune, ma non vi è traccia alcuna delle somme pagate dalla società partecipata Progetto Ambiente e dall’azienda speciale Aprilia Mulitiservizi”. Tuonano i consiglieri di centrosinistra di Aprilia Vincenzo Giovannini, Monica Tomassetti e Carmen porcelli, che fanno notare come la recente circolare del ministro per la pubblica amministrazione obblighi alla pubblicazione dei dati su consulenze e compensi anche per gli enti economici e le società controllate e partecipate.
“Sapere quanto si spende per le consulenze esterne soprattutto per gli incarichi ai vari professionisti è un segno di buona amministrazione soprattutto nei confronti dei cittadini che non possono e non devono rimanere ignari sulle decisioni prese in tema di utilizzo delle risorse pubbliche che potrebbero sfociare in facili elargizioni ad amici ed amici degli amici. Questo vale non solo per le decisioni prese direttamente dal Comune, ma anche per tutto ciò che riguarda le partecipate, in senso lato, dell’amministrazione comunale, troppo spesso isole felici per i politici che intendo con lo strumento delle consulenze e degli incarichi crearsi un consenso alle spalle dei cittadini apriliani”.
“Nonostante le sollecitazioni provenienti dal ministero di tutto ciò non c’è traccia nel sito dell’amministrazione comunale violando in modo palese le regole contenute nel decreto legislativo 33/2013 che riguardano la pubblicazione dei bilanci e dei compensi di dirigenti e consulenti”, spiegano i tre consiglieri.