Progetti PNRR, opportunità persa o svolta?
Per la maggioranza si tratta, in sostanza, di progetti destinati a determinare una svolta, ovviamente in positivo, per il comune di Albano. Per l’opposizione, al contrario, si tratta di una “Grande occasione persa”, così ci racconta Roberto Cuccioletta (consigliere nonché segretario di FdI Albano).
Luca Nardi (capogruppo M5S) ci spiega che il ‘grande assente’ dei progetti PNRR è il Piano Parcheggi. Con la città soffocata dal traffico e dalle auto. Per Giovanni Cascella (FI) si tratta di progetti “Senza una visione”. Abbiamo messo a confronto le loro versioni in modo che ognuno possa farsi una idea del futuro che ci aspetta. Potete leggerle qui di seguito.
Alessio Colini, capogruppo Pd
“Il PNRR di Albano laziale – ci racconta Alessio Colini – è stato elaborato nell’ottica di cogliere opportunità di programmazione e sviluppo di opere infrastrutturali, realizzazione di nuove e recupero di esistenti. Opere che resteranno patrimonio al servizio della città tutta.
Opera di recupero delle carenze sia di uffici pubblici che di infrastruttura scolastica, di cui hanno sofferto da anni sia Cecchina che Pavona includendo interventi sulla viabilità. Rigenerazione Urbana, Piano Urbano Integrato, Programma Integrato per la Qualità dell’Abitare, PNRR Sociale e Digitalizzazione.
Albano centro
Ad Albano Centro recupero di spazi urbani importanti. Risanamento degli edifici pubblici di via De Gasperi, la Biblioteca comunale ed il Museo Civico. Recupero funzionale dell’edificio delle ex carceri di via Anfiteatro Romano. Consolidamento e restauro di Palazzo Savelli. Riqualificazione di Piazza Carducci e via Sant’Ambrogio. Realizzazione di orti sociali inclusivi, realizzazione di un percorso ciclabile che unisce Albano a Castel Gandolfo, recupero dell’area dei Cisternoni.
Cecchina e Pavona
I progetti del PNRR messi in campo si armonizzano con gli ulteriori investimenti previsti nell’edilizia scolastica e nel patrimonio comunale con: il completamento per la scuola di via Torino a Pavona. Il consolidamento sismico della scuola materna di via Como sempre a pavona, e l’efficentamento energetico dell’edificio di Propaganda Fide. Andando alle frazioni di Cecchina e Pavona sono previsti due ulteriori programmi di interventi: il PUI Sport per Cecchina, con una portata di 1,5 milioni di euro concernente interventi sull’impiantistica sportiva e l’inclusione.
Per Pavona l’amministrazione comunale ha rivolto la sua attenzione verso il Programma Integrato per la Qualità dell’Abitare, per un totale di 5 milioni di euro. In questo settore sono previsti interventi per la realizzazione della rotatoria tra via Piani di Monte Savello e via Nettunense, la ristrutturazione delle aree verdi, dei marciapiedi e dei parcheggi di via Roma. La creazione di un Centro Polivalente che potrà ospitare in futuro uffici pubblici, la manutenzione degli edifici di edilizia residenziale pubblica e popolare. Si aggiungono ancora interventi per l’efficentamento energetico. La mobilità sostenibile ed il Piano Abbattimento Barriere Architettoniche per circa 130 mila euro. Agli interventi materiali si affiancherebbero misure immateriali, relative al Piano Sociale, concertato come Distretto Socio Sanitario e non solo come Città di Albano, e le iniziative per la digitalizzazione”.
Roberto Cuccioletta, consigliere e segretario Fdi Albano Laziale
“I cittadini di Albano – ci racconta Roberto Cuccioletta – stanno scoprendo giorno dopo giorno quali siano stati i progetti PNRR pensati dal sindaco e dalla sua giunta. L’ultima scoperta è la pista ciclabile che taglia a metà il centro storico. Questa opera, come le altre, conferma ancora una volta che l’efficacia dei progetti passa in secondo piano. L’importante è spendere. I fondi del PNRR cui ha avuto accesso il nostro comune sono un esempio di come non si dovrebbe fare: progetti elaborati in fretta e selezionati con criteri approssimativi.
Progetti dati in pasto ai cittadini
L’importante è stato dare in pasto ad i cittadini una serie di lavori. Poco importano i criteri di efficienza o di efficacia. Non si tratta di opere realmente utili per il territorio ma sono soltanto l’oggetto del desiderio di una amministrazione che, dopo tre anni e mezzo di nulla, voleva mettere una bandierina per dimostrare di aver fatto qualcosa. La Giunta naviga a vista, tentando di afferrare qua e là le possibilità che il PNRR offre e appiattendo il proprio programma amministrativo sull’uscita dei bandi.
Avrebbero potuto cogliere una grande opportunità
Avrebbero potuto cogliere tante opportunità. Sviluppo razionale di una infrastruttura di trasporto moderna sostenibile ed estesa a tutta la città, rafforzare la prevenzione e i servizi sanitari sul territorio, sostituzione di edifici scolastici ormai obsoleti. Messa in sicurezza e riqualificazione dell’edilizia scolastica, ristrutturazione e conseguente utilizzazione delle palestre condivisa con le associazioni sportive. Sviluppo del turismo, sia attraverso la valorizzazione e la cura dei monumenti e dei musei, sia attraverso l’incentivazione e la promozione dell’enogastronomia e della produzione tipica locale, adozione di un Piano Commercio idoneo a ridare ai nostri esercenti la speranza di un futuro.
È mancata la volontà di confrontarsi
Nulla di tutto questo. D’altro canto l’unico luogo in cui si avrebbe potuto dare un contributo era il Consiglio Comunale. Uno in particolare era stato convocato dai gruppi di opposizione per discutere il PNRR, stante il “divieto di accesso” in altri “luoghi” e la inesistente discussione dei progetti, perché mai pervenuti o condivisi.
Oltre ad evidenziare la totale carenza di strategia e della necessaria visione d’insieme della città da parte dell’attuale Amministrazione comunale, quello che è venuto a mancare è stata proprio una progettazione partecipata per intercettare tra le sei missioni del PNRR quelle più utili alla città”.
Luca Nardi, capugruppo M5S di Albano Laziale
“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza deliberato dalla Unione Europea per mitigare la crisi economica
generata dalla pandemia – ci racconta Luca Nardi, capogruppo M5s di Albano- rappresenta per l’Italia una straordinaria opportunità con la concessione di ben 191,5 miliardi di euro, di cui tuttavia due terzi sotto forma di prestito e il rimanente terzo a fondo perduto.
Riflessione doverosa
Di qui una doverosa riflessione: per ripianare il debito contratto con l’UE è necessario sviluppare dei progetti che consentano alle Città italiane di aumentare i risultati economici in termini di costi e ricavi. Non a caso la Rivoluzione verde e la transizione ecologica unitamente alle infrastrutture per una mobilità sostenibile rappresentano circa il 44% delle risorse totali destinate al Piano perché questi temi sono individuati come uno dei più importanti presupposti per costruire uno scenario di benessere economico e qualità della vita.
Non si sa molto
Nella nostra città cosa succede? La verità è che oltre ad alcune voci riguardanti la ristrutturazione di alcuni edifici pubblici non sappiamo molto altro. La sensazione è che nonostante l’enorme problema dell’invasione della Città da parte delle auto di residenti e visitatori. Il cui numero è praticamente negli anni quadruplicato rispetto agli anni ’80, non si registrino progetti relativi al potenziamento dei parcheggi esistenti o alla costruzione di nuovi. La Città di Albano non ha mai avuto una vocazione industriale e non ha più vocazione agricola a causa della cementificazione ma ha certamente vocazione all’ospitalità e può e DEVE ripartire soltanto attraverso una graduale e completa valorizzazione del proprio Centro Storico.
Le auto in marcia, parcheggiate regolarmente o ancor peggio in modo selvaggio sono ormai l’elemento distintivo di arredo delle Piazze e delle strade del Borgo, tra cui alcune importanti e senza neanche un marciapiede.
Manca una visione
Seppur vi siano state alcune apprezzabili e importanti decisioni, quali le pedonallizzazioni della Rotonda e nel prossimo futuro di Piazza Carducci. Si avverte la carenza di una visione e di un progetto organico che definisca un cronoprogramma di interventi in ordine di priorità.
Non è infatti pensabile avviare un vero processo di valorizzazione della Città senza partire dalla revisione e dal potenziamento delle infrastrutture urbane. Adeguandole ai tempi e agli obiettivi che si è deciso di perseguire. Parcheggi decentrati, scale mobili e navette elettriche, percorsi ciclabili (in questi giorni sono in corso i lavori) sarebbero infatti la base primaria su cui costruire un progetto di Borgo Storico. Dove bellezza, attrattività, accessibilità, fruibilità, economia e qualità della vita, possano concretizzarsi insieme e rilanciare finalmente la Città.
Aprire un dibattito e un confronto?
La transizione ecologica e la mobilità sostenibile: quale occasione migliore del PNRR poteva presentarsi oggi, e perché come oggi sembra, la stessa non verrà colta? Senza rispolverare il concetto di democrazia partecipata. Purtroppo svilito più volte dalla vanità di alcuni, dal disinteresse di altri e dalla malafede di molti. Sarebbe stato auspicabile e molto più producente coinvolgere il Consiglio Comunale e i cittadini su una linea comune. Aprire al dibattito e al confronto, condividere gli aspetti relativi alle maggiori criticità da risolvere, alle risorse da valorizzare, e provare insieme ad immaginare un percorso virtuoso e di vera crescita della nostra Città.
Spero di essere smentito
Come di consueto, le mie personali considerazioni non hanno finalità propagandistiche e sarei molto felice se venissi presto smentito. Purtroppo, l’alone di mistero che ancora avvolge tutto ciò che riguarda il PNRR per Albano Laziale e le voci non incoraggianti mi hanno spinto a sollecitare pubblicamente l’Amministrazione, attraverso questo articolo, per lanciare un accorato appello affinché si faccia ciò che è veramente necessario e che la Città meriterebbe”.
Giovanni Cascella (FI)
“Premetto che i fondi Pnrr (per i comuni) – ci spiega Giovanni Cascella – hanno la funzione di finanziare opere strategiche che difficilmente i comuni riescono ad effettuare con risorse proprie. Ci sono comuni organizzati che hanno idee chiare, studi di fattibilità inseriti nel piano triennale delle opere pubbliche, visione della propria città.
Poi ci sono comuni disorganizzati, che vivono alla giornata, galleggiano, subiscono gli eventi. Albano fa parte di questi. 5 interventi nel centro storico senza logica con “l’obbligo di una biovia “…….La pista ciclabile sul corso di sopra merita l’ENCOMIO.
Bastava pensare ed agire in tempo
cosa avrei fatto ????
1 parcheggio scuola Collodi
2 parcheggio campo Boario
3 Accordo pubblico/privato su palazzo Collegio Nazareno”.
Albano, progetti PNRR, opportunità persa o svolta? Parola a Colini, Cuccioletta, Nardi e Cascella.
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