L’argomento è stato al centro di un incontro in Prefettura alla presenza del prefetto Maurizio Falco, del responsabile di Anas per il Lazio ingegner Marco Moladori, dell’architetto Ernesto Triumveri, dirigente Anas, e della dirigente del Servizio Mobilità del Comune di Latina architetto Daniela Prandi.
Gli ostacoli da superare per la struttura di Via del Lido a Latina
Chiarito l’aspetto se si tratti o meno di centro commerciale – che avrebbe comportato anche l’autorizzazione regionale – e stabilito che si tratta di tre negozi distinti e un quarto locale adibito a ufficio, ora il problema da superare è un altro per la struttura commerciale di via del Lido a Latina.
Al centro dell’attenzione la questione degli sbocchi in entrata e in uscita su via Ferrazza, la complanare della Statale Pontina che dal 2019, in forza di un decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, è in capo all’Anas, che in diverse occasioni, anche recenti, non ha mai voluto nascondere la problematicità della situazione che si è venuta a creare con la presenza della nuova struttura commerciale, soprattutto a seguito della richiesta di avere due accessi distinti sulla complanare.
Il problema sicurezza
Anas ha ribadito quanto va sostenendo da tempo, cioè che non è possibile aggirare le regole di sicurezza imposte dal Codice della Strada e che eventuali soluzioni, da individuare nel perimetro della trasparenza e della legittimità, non possono prescindere dalla disponibilità degli imprenditori commerciali a favorire la composizione dell’attuale fase di stallo.
«La presenza del Prefetto, che ha reso possibile l’incontro superando una lunga ed estenuante fase di corrispondenze tra Anas e Comune di Latina, è stata percepita da ambo le parti come garanzia per la percorribilità formale e legittima del percorso che i due enti hanno appena intrapreso nel segno della reciproca disponibilità e fiducia», spiega il Comune in una nota.
«Nei prossimi giorni potrebbero aprirsi degli spiragli capaci di preannunciare il rapido superamento degli ostacoli che attualmente impediscono l’esercizio delle attività delle tre medie strutture di vendita da poco realizzate su via del Lido».
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