L’amministrazione aveva risposto al bando regionale del 2020 per la concessione di finanziamenti per l’installazione di telecamere. Aprilia aveva scelto di installare gli “occhi elettronici” ai tre varchi della città: tra la Pontina e via Guardapasso, all’incrocio tra la Pontina e viale Europa e tra la complanare della Pontina e via Cagliari, con un sistema avanzato di lettura targhe che avrebbe consentito di controllare tutte le auto in entrata e in uscita dalla città.
I motivi del ritardo
Fin da subito ci sono stati problemi per ottenere i soldi, perché il Comune non era in regola con il Durc, il regolamento di regolarità contributiva. Un aspetto sistemato solo nel 2022, mentre i soldi sono stati erogati dalla regione solo alla fine di quell’anno.
A quel punto erano rimasti pochi mesi per acquistare le telecamere e installarle, secondo i tempi dettati dalla Regione.
Problemi «sia di carattere burocratico, sia legate alla carenza sul mercato di materiale elettronico (microchip), hanno reso di fatto impossibile realizzare il progetto nei termini previsti dal bando e, pertanto, determinato la rinuncia al contributo», si legge sull’atto con il quale il Comune di Aprilia restituisce i 32 mila euro alla Regione.
Un peccato.
Aprilia non ha partecipato neanche al nuovo bando regionale da due milioni di euro per il recupero delle aree degradate e l’installazione di sistemi di videosorveglianza. Il bando per ottenere nuovi finanziamenti è scaduto il 9 settembre e Aprilia non ha aderito. Opportunità che sfumano per una città che ha sempre più bisogno di sicurezza e controllo, anche per fornire un aiuto concreto alle forze dell’ordine.
Con lo stesso bando avevano ottenuto i fondi anche Cisterna, Latina, Sezze, Terracina, Fondi, Monte San Biagio e Gaeta.
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