Secondo quanto ha riferito il dirigente della Regione Lazio e coordinatore di TartaLazio, Luca Marini, la prima telefonata che annunciava la scoperta della prima piccola tartaruga è arrivata domenica mattina e da subito si è attivato il protocollo per curarla e trasferirla nuovamente nel suo habitat naturale. Poche ore dopo, a poca distanza, sono state rinvenute altre quattro tartarughe appena nate, più una che purtroppo non è sopravvissuta e un’altra che è stata avvistata mentre si dirigeva verso il mare.
Si sono dunque attivate le procedure per la ricerca del nido, dove potrebbero esserci altre uova, e dalla serata di domenica ogni sera viene spianata la spiaggia del lungomare di Latina per cercare la mattina successiva delle tracce. L’azienda speciale Abc è stata avvisata di non passare con i mezzi pulisci sabbia nell’area interessata per non rischiare di distruggere il nido. Trovare il nido è infatti la soluzione migliore per poterlo monitorare e metterlo in sicurezza, al riparo dai bagnanti. Allo stesso tempo avere la possibilità di monitorare le tartarughe appena nate permette di valutare il loro stato di salute prima di liberarle.
L’assessore all’Ambiente del Comune di Latina Franco Addonizio fa un appello ai bagnanti per ricordare loro che nel caso in cui avvistassero altre nuove tartarughe appena nate o trovassero il nido dovranno immediatamente chiamare la Capitaneria di Porto al numero verde 1530 per far sì che un nucleo di esperti soccorritori arrivi quanto prima per prendersene cura.
La notizia della nascita delle tartarughe a Foce Verde fa eco alla nascita di 7 altri esemplari di caretta caretta avvenuta la notte scorsa a San Felice Circeo (leggi: 7 tartarughine sono nate stanotte al Circeo). Il litorale pontino si rileva dunque fortunata sede di nidificazione per le tartarughe caretta caretta, specie marina sottoposta a tutela speciale perché minacciate di estinzione.