Parola al consigliere delegato, Michele Arganini
“Dopo qualche difficoltà di carattere burocratico – ci spiega Michele Arganini, consigliere delegato dalla sindaca Francesca Sbardella – legata ai tempi di approvazione del bilancio, e di budget, per l’incremento dei prezzi delle lavorazioni che ha comportato una rimodulazione del progetto per restare dentro il finanziamento regionale, finalmente entra nel vivo questo bellissimo intervento di amministrazione condivisa. Le lavorazioni dureranno circa un mese, per cui possiamo ragionevolmente sperare di avere la struttura a disposizione già a fine novembre.
Contemporaneamente partiranno le attività didattiche con le scuole che si svolgeranno nel parco di Villa Sciarra. Il merito è tutto delle associazioni (Frascati Scienza, Semintesta e Nesos) e delle cooperative (Arcobaleno e Capodarco) firmatarie del patto di collaborazione con il Comune di Frascati per la rigenerazione e la gestione della struttura.
Il progetto terminerà a marzo nel 2024 e in questi mesi lavoreremo per costruire insieme le necessarie collaborazioni – a partire da quelle con le scuole – per garantire una continuità di gestione della serra che sia la più partecipata e condivisa possibile”.
La gestione della struttura
La gestione della struttura, destinata a divenire un laboratorio didattico, sarà condivisa. Sono molte le associazioni territoriali che si occuperanno della stessa, tra queste figurano sicuramente: Arcobaleno Cooperativa Sociale, Capodarco Cooperativa Sociale, Frascati Scienza.
L’Orto Botanico di Tor Vergata, che non è firmatario del patto, collaborerà invece alle attività didattiche del progetto, che si avvale anche della partnership di LABSUS – laboratorio per la sussidiarietà, grazie al quale verranno organizzati incontri di formazione sugli strumenti di amministrazione condivisa rivolti a cittadini e insegnanti.
Il progetto è finanziato da LazioCrea tramite il primo bando regionale per la concessione di contributi per la realizzazione di interventi di amministrazione condivisa dei beni comuni, nel quale il progetto della serra si è classificato al secondo posto della graduatoria regionale.
Il progetto è di grande interesse, non solo perché si avvale di uno strumento, quello dei patti di collaborazione, che a Frascati è ancora in una fase di prima attuazione, ma per le grandi potenzialità che potrebbe esprimere in futuro, considerata anche la posizione della serra, all’interno di un parco pubblico e nei pressi di tre differenti plessi scolastici (infanzia, primaria e liceo), che lo rende un luogo ideale per sperimentare un patto educativo di comunità, in cui la scuola stessa diviene bene comune, aprendosi alla collettività.
Il costo dell’intervento di recupero è pari a circa 40mila euro, come previsto nella determinazione comunale n. 1132 del 4 ottobre scorso.
Villa Sciarra
Villa Sciarra è una delle dodici Ville Tuscolane. L’attuale denominazione è dovuta all’ultimo proprietario, che nel 1919 divenne la famiglia Sciarra. Voluta da Monsignore Ottaviano Vestri da Barbiano, l’edificio risale al 1570 con la denominazione Villa Bel Poggio. Passò poi al Duca di Ceri, e successivamente ai principi Pallavicini, nel 1919 fu ceduta a Maffeo Barberini Colonna di Sciarra, VIII principe di Carbognano, nel 1929 venne ceduta a Leone Weinstein.
Nel 1932 la villa venne acquistata alle Suore dell’Opera Pia Casa della Provvidenza che vi istituirono un orfanotrofio fino alla sua completa distruzione durante gli eventi della seconda guerra mondiale. Da notare il portale d’ingresso attribuito all’arch. Nicola Salvi, l’architetto della Fontana di Trevi. Resta il parco – giardino con ruderi classici di età romana e la terrazza panoramica. Attualmente la Villa ricostruita ed il Parco sono adibiti a scuola pubblica.
Per conoscere meglio le aree verdi di Frascati e dei Castelli Romani, clicca qui.