Ariccia, come sarà il nuovo parco Savelli
Il parco Savelli di Ariccia – da quanto ci è dato sapere – sorgerà a due passi dal ponte monumentale e vicino alla via Appia Antica. Avrà un’area dedicata ai giochi-bimbi, un’area cani, un parcheggio bio, vale a dire senza sigillatura del terreno. In modo da non ostruire il normale ciclo di ricarica della falda quando piove. Un vicino e piccolo parcheggio. E, infine, sarà garantita anche la… vista dell’Appia Antica. A coronamento dell’area verde.
Giochi-bimbi, area cani, parcheggio e…
Il progetto procede difatti di pari passo con l’iniziativa culturale denominata ‘Via Appia Antica – Regina Viarum’. Iniziativa che ha l’obiettivo di trasformare l’Appia Antica, nel tratto di Roma sud, in uno dei beni patrimonio mondiale Unesco.
Tecnici Unesco a due passi dal ponte monumentale
Un gruppo di tecnici dell’Unesco incaricati di svolgere tutte le verifiche tecniche del caso ha fatto tappa ai castelli appena pochi mesi fa. I tecnici si sono recati nella città della porchetta.
Ma, più in generale, la delegazione Unesco è stata avvistata anche in vari altri comuni dell’area sud di Roma e dei Castelli Romani ossia: Genzano, Lanuvio, Albano, Castel Gandolfo, etc.
Il progetto di fattibilità tecnico-economica e definitivo
Tornando al progetto di parco Savelli. A metà dicembre l’Amministrazione comunale ha provveduto a conferire l’incarico per la redazione del progetto. Progetto suddiviso in due: fattibilità tecnica – economica e definitivo. È stato redatto dell’architetto ariccino Simone Vecchioni.
L’incarico riguarda in particolare l’intervento di riqualificazione ‘Parco Savelli, lungo Via Appia Antica – Regina Viarum, candidata a patrimonio UNESCO’.
Il progetto verrà finanziato con il contributo del Fondo concorsi progettazione e idee per la coesione territoriale ed avrà un costo stimato complessivo pari ad oltre 27mila e 480 €.
La supervisione della Soprintendenza
Ovviamente prima che i lavori prendano il via verranno eseguiti tutti i sondaggi archeologici imposti dalla legge, con la supervisione della Soprintendenza Archeologica delegata per l’area di Roma-sud. Esattamente come avviene per ogni genere di cantiere.
In modo particolare su quelli che hanno luogo nei pressi di siti di rilevanza storico-culturale ed archeologica, come quello di cui parliamo. Nonostante i lavori in questione saranno superficiali, senza intaccare la profondità del terreno. Un parco, ovviamente, non ha bisogno di fondamenta. Così come non avranno bisogno di fondamenta nemmeno i giochi-bimbi e tutti gli altri servizi che faranno da coronamento al nuovo parco Savelli.
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