Dopo l’operazione della Direzione investigativa antimafia che ha portato all’arresto del sindaco Lanfranco Principi, ora sospeso dalla prefettura di Latina e dimissionario, ieri un centinaio di cittadini si sono riuniti in piazza Roma per chiedere legalità e lo scioglimento del consiglio comunale.
I consiglieri comunali – maggioranza e opposizione – hanno espresso l’intenzione a dimettersi in blocco. Questo passaggio avrebbe evitato alla città una agonia di 20 giorni, il tempo previsto dalla legge prima della nomina di un commissario prefettizio.
Tutti d’accordo, si sono riuniti in Comune, ma poi ci hanno ripensato. Non sono chiari i motivi di questo cambiamento. Tutto rimandato ai prossimi giorni dunque, quando è stata convocata una nuova riunione tra i componenti del consiglio comunale.
Intanto oggi c’è un nuovo incontro tra i rappresentanti delle varie forze politiche.
Di certo, se decideranno di dimettersi ci sarà bisogno che lo facciano contemporaneamente, o davanti a un notaio, oppure consegnando al protocollo le proprie dimissioni.
Dovranno essere almeno in 13 a lasciare, altrimenti le dimissioni non saranno valide: il 50% dei consiglieri comunali +1, così come dice il testo unico sugli enti locali legge 267/2000.
Il Movimento 5 Stelle: “Dimettetevi tutti”
Scrivono gli attivisti apriliani del Movimento 5 Stelle:
“La Città di Aprilia è stata tradita, ferita da chi la doveva amministrare e garantirne la sua crescita sociale, culturale, economica e morale nel rispetto delle regole e dell’onestà, da chi, principalmente, la doveva difendere”
“Aprilia può avere un futuro solo se gli apriliani capiranno che, con i fatti di cronaca accaduti, siamo in un punto di non ritorno. Il cambiamento, un cambiamento ci può essere solo se i cittadini onesti di Aprilia lo vogliono”.
“Riteniamo indispensabile, se c’è ancora una punta di orgoglio, che tutti i soggetti politici, maggioranza e opposizione, facciano un passo indietro dimettendosi: dimostrate che anche voi provate ancora qualche emozione quando pensate alla nostra amata e violentata Aprilia”.
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