Lunedì mattina, 8 luglio, il Consiglio comunale di Aprilia, dunque, si scioglie.
La decisione era già nell’aria ed è apparsa inevitabile praticamente a tutti i consiglieri, che tornano a casa dopo solo 1 anno di mandato.
Dimissioni ad Aprilia: prima la Giunta, poi il Consiglio
Lunedì sarà prima la Giunta a dimettersi, in modo da non sembrare che la Giunta sia caduta a causa dello scioglimento del Consiglio.
Saranno quindi subito dopo depositate al protocollo del Comune di Aprilia le firme delle dimissioni dei consiglieri comunali.
A questo punto l’iter burocratico prevede che sia il Segretario Comunale a comunicare alla Prefettura di Latina le dimissioni dell’intero Consiglio comunale.
Il Prefetto prenderà atto è dichiarerà sciolto il Consiglio Comunale di Aprilia.
Il passo successivo dovrebbe essere molto veloce. Probabilmente già tra martedì e mercoledì provvederà alla nomina di un Commissario prefettizio che guiderà il Comune di Aprilia fino alle nuove elezioni.
A quando le nuove elezioni ad Aprilia?
A questo punto la scadenza naturale delle nuove elezioni dovrebbe essere maggio 2025.
Ma in realtà le cose potrebbero andare diversamente.
Infatti se a sciogliere il Consiglio fosse stato direttamente un decreto del Presidente della Repubblica motivato dalle “infiltrazioni mafiose”, il Commissario nominato avrebbe guidato il Comune fino a che non si fossero ricreate le condizioni di assenza di condizionamenti criminali, come sta accadendo ai Comuni di Anzio e Nettuno, guidati appunto da Commissari prefettizi.
Qui però il Consiglio si è sciolto autonomamente, per cui le prossime elezioni dovrebbero svolgersi secondo le scadenze naturali, a maggio dell’anno seguente, appunto. Ma questo potrebbe non verificarsi. Ecco perché
Occhio alle indagini ancora in corso
Come abbiamo fatto già notare in altri articoli, le intercettazioni che hanno portato agli arresti ad Aprilia sono piene di “omissis” e questo potrebbe indicare che le indagini non sono concluse e potrebbero avere ulteriori sviluppi.
Insomma, le autorità potrebbero valutare che i 25 arresti non hanno pulito completamente il sodalizio politico-mafioso ad Aprilia. Questo potrebbe essere motivo di impedimento dello svolgimento delle elezioni, che verrebbero rinviate fino a che la situazione ad Aprilia non venga valutata “pulita”.
Infatti il “caso Aprilia” sarà oggetto mercoledì 10 luglio di una riunione della Commissione parlamentare antimafia. Verranno ascoltati il Procuratore capo di Roma Francesco Lo Voi e il Procuratore aggiunto Ilaria Calò, che è anche la responsabile della Direzione distrettuale antimafia.
Il giudizio della Commissione, guidata dall’onorevole Chiara Colosimo, sarà poi fondamentale per la decisione se far svolgere o no le elezioni a maggio del 2025.
Il “caso Aprilia” danneggia anche Anzio e Nettuno
Il caso di Aprilia potrebbe danneggiare anche i Comuni di Anzio e Nettuno, che speravano di tornare al voto la prossima primavera.
Ricordiamo le parole, che abbiamo già pubblicato, del senatore Walter Verini, capogruppo del Pd nella Commissione Antimafia:
«Gli arresti e le misure cautelari decisi dalla procura di Latina nei confronti del sindaco di Aprilia, imprenditori e personaggi legati ai narcotrafficanti e alla criminalità organizzata confermano quanto gravi ed estesi siano ancora, anche nel litorale laziale, la presenza della ‘ndrangheta, di altre organizzazioni mafiose e i legami con precisi ambienti politici e istituzionali».
La contiguità che emerge dalle indagini tra i gruppi criminali del comune di Aprilia e quelli del litorale, infatti, potrebbe portare politica e magistratura a ritenere non completamente pulita tutta la zona da forti condizionamenti mafiosi. E questo farebbe allungare i tempi per un ritorno al voto.
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