L’autofficina operava senza alcun titolo autorizzatorio su una vasta area, di oltre 5000 metri quadrati. Tutta l’area è stata sottoposta a sequestro per la presenza di numerosi rifiuti speciali e pericolosi.
In particolare, i Finanzieri della Compagnia di Terracina, nell’ambito di una più ampia attività info-investigativa, hanno individuato e sequestrato, in una proprietà privata non destinata ad uso commerciale, macchinari e attrezzature meccaniche strumentali all’attività di autoriparazione e carrozzeria.
Rinvenivano inoltre ricambi e parti di veicoli, tra cui anche targhe nazionali ed estere, provenienti da altri mezzi già oggetto di furto.
La droga
Nei luoghi ispezionati, nelle disponibilità del gestore dell’attività abusiva di autoriparazione, i finanzieri hanno inoltre rinvenuto e sottoposto a sequestro 5 grammi di cocaina, 2 bilancini di precisione, una pistola Beretta calibro 7.65 con matricola abrasa e 200 litri di gasolio agricolo agevolato non spettante.
Il gestore dell’autofficina abusiva, un cittadino di Sabaudia, è stato tratto in arresto e deferito all’autorità giudiziaria. I reati contestatigli sono: reati ambientali, di detenzione di armi clandestine e stupefacenti, ricettazione, sottrazione all’accertamento o al pagamento dell’accisa sugli prodotti energetici.
Versando nella fase delle indagini preliminari, la sua posizione è al vaglio dell’autorità giudiziaria.
Il controllo del territorio
«L’intervento svolto dalle Fiamme Gialle – fa sapere la Guardia di Finanza in una nota – rientra nella più ampia strategia di contrasto del Corpo ai soggetti sconosciuti al fisco e al cosiddetto “sommerso d’azienda”, nonché alle varie forme di abusivismo commerciale, nell’ottica di contribuire alle prospettive di ripresa e di rilancio del Paese e ad evitare sperequazioni e alterazioni delle corrette regole di concorrenza e mercato, a beneficio degli imprenditori e dei cittadini onesti».
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