Interamente girata in Italia, tra Roma e Viterbo, la miniserie è una giocosa versione dark comedy dell’opera di Boccaccio composta tra il 1349 e il 1351.
La storia di Marcello racconta la passione come miglior bussola per percorrere le strade della vita.
Appassionato dell’Irlanda sin da giovane, fonda il gruppo Folk Road nel 1989: tra le band storiche di Latina, responsabile di aver portato la musica celtica e irlandese in città e riempito sale, studi e arene in tutt’Italia.
I Folk Road sono stati segnalati dall’Enciclopedia della Musica Celtica tra i quindici gruppi più rappresentativi in Italia.
Figlio di una professoressa di letteratura e fratello di uno storico libraio di Latina, Piermario De Dominicis venuto a mancare nel luglio del 2022, Marcello cresce da subito circondato da cultura che lo culla e avvolge tra sinfonie e pellicole: cinema e musica tra le sue passioni più grandi.
L’approdo al cinema con Martin Scorsese
Con gli anni 2000 si apre la sua stagione da consulente musicale che lo ha visto coinvolto in film memorabili al fianco di registi i cui nomi non hanno bisogno di presentazioni.
Nel 2001 è con Martin Scorsese sul set di Gangs of New York che racconta proprio la storia di un giovane irlandese desideroso di vendicare la morte del padre in piena guerra civile.
Per questa collaborazione Marcello è stato anche insignito dei premi Immagine Latina e Jupiter Terracina tra il 2001 e il 2002.
Le collaborazioni con Bertolucci e Zeffirelli
Torna a valorizzare il territorio pontino appena l’anno successivo, lavorando per Bernardo Bertolucci, regista e sceneggiatore in Ten Minutes Older: un film collettivo, in collaborazione con più registi e incentrato sul senso del tempo.
L’episodio “Il vecchio indiano” è, infatti, ambientato nelle campagne di Sabaudia e racconta la storia di Narada, giovane clandestino scaricato da un camion nei campi laziali, alle prese con una storia da ricostruire.
Sempre nel 2002 è consulente per Callas Forever di Franco Zeffirelli: pellicola dedicata all’ultima stagione di vita della celebre cantante Maria Callas, prima della sua morte nel 1977.
C’è la sua mano anche in S is for Stanley – Trent’anni dietro al volante per Stanley Kubrick (2015), documentario di Alex Infascelli sul rapporto tra il monumentale regista ed Emilio d’Alessandro, originario di Cassino, autista e assistente personale di Kubrick dal 1971 al 1999.
Brillano gli occhi a Marcello quando racconta di quel rapporto magico con Cinecittà. Ne parla come se raccontasse una storia di cui è protagonista un terzo.
Si percepisce come un fumetto, una caricatura: con questa umiltà, ironia e serenità ha avuto cura di gestire i suoi incarichi nel tempo, assicurando sempre un lavoro accurato. Come quello condotto parallelamente nella sua città, Latina, che vede sorgere nel 2005 un altro gruppo musicale folk a cura sempre di Marcello: i Ninfa Vitale.
Da Latina a Netflix America
Questa simpatica casualità conduce l’artista di Latina nel 2022 in casa Netflix. Marcello è ormai nel giro e pronto nuovamente a mettersi in gioco. Nel team per The Decameron un collaboratore appassionato di Irlanda, proprio come lui.
De Dominicis cura musicalmente i primi quattro episodi della miniserie, insieme a Francesco Ciccone, violinista, compagno di musica e appassionato di quella più antica. Un lavoro attento e minuzioso, di ricerca prima di tutto.
Racconta Marcello:
“Era parte del mio incarico occuparmi anche di illustrare gli strumenti risalenti al 1300. Mi riferisco a liuti, tamburi, vielle, zampogne e alla ribeca, antenato del violino. Poi reperire i musicisti che li suonassero e cantassero, registrando i provini. Tra madrigali, carmina e ballate, ci siamo immersi nel mare dell’Ars Nova, cavalcandone ogni onda con passione e curiosità”.
Con altrettanta curiosità De Dominicis scopre presto che la città di Vignanello, in provincia di Viterbo, teatro principale delle frizzanti scene di Decameron, custodisce parte dei suoi avi, coerentemente con le vivaci coincidenze di cui è piena la sua storia.
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