Ordinanza per la tutela della quiete e salute pubblica, ma a leggere bene tra le righe, pagando multe salate, i gestori o proprietari dei locali stessi potranno continuare ad emettere decibel praticamente come prima.
Albano, fino a che ora i locali possono fare musica di notte
Prima di tutto, la nuova ordinanza comunale prevede che la musica potrà aver luogo per “35 giorni complessivi nell’arco dell’anno solare – così si legge nel documento sindacale – oltre alla serata del 31 dicembre”.
Rispettando i seguenti orari:
- Giovedì, venerdì, domenica e festivi fino alle ore 23,00.
- Sabato fino alle ore 24,00.
- Nei giorni precedenti ai festivi fino alle ore 24,00″.
Inoltre, gli stessi gestori/proprietari dei locali dovranno presentare al Comune una SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività), corredata da una Relazione Previsionale di Impatto Acustico a firma di un tecnico abilitato.
Multe salate e a crescita progressiva
Si legge nel documento comunale:
“I trasgressori che violano anche una soltanto delle disposizioni della presente Ordinanza saranno puniti con sanzione amministrativa pari ad € 200,00“.
“I medesimi trasgressori – prosegue il documento del sindaco – in caso di seconda violazione nel corso dello stesso anno solare, saranno puniti con sanzione amministrativa pari a € 350,00”.
“I medesimi trasgressori, dalla terza violazione – conclude l’ordinanza – nel corso dello stesso anno solare, saranno puniti con sanzione amministrativa pari a € 500,00″.
Chi riguarda la nuova ordinanza di Albano?
La nuova ordinanza del primo cittadino di Albano riguarda tutte “Le attività rumorose – così riporta testualmente l’ordinanza – in occasione di Attività di intrattenimento e/o allietamento, esercitate in pubblici esercizi e attività similari.
Svolte con l’utilizzo di impianti elettroacustici o di diffusione sonora ovvero mediante esecuzioni musicali, anche dal vivo, con o senza l’ausilio di cantanti.
Esercitate sia nei locali chiusi che all’aperto o con rumore comunque direttamente percepibile all’esterno, sia su area di pertinenza del locale che su area data in concessione dal Comune, che sono fonte o causa diretta, ovvero mediata, di fatti o situazioni quali schiamazzi, assembramenti chiassosi, rumori molesti, frastuono, baccano, etc”.
E se convenisse pagare la multa?
L’ordinanza, entrata in vigore dal 15 agosto 2024, mira a contenere l’inquinamento acustico e garantire la quiete pubblica, ma lascia spazio forse, a nostro avviso, a una preoccupante discrezionalità: quella cioè, se conviene al locale, di sforare gli orari e pagare la relativa multa.
L’ordinanza del sindaco Borelli si inserisce in un contesto di crescente preoccupazione per il disturbo arrecato dai rumori e schiamazzi derivanti dalle attività musicali nei luoghi pubblici.
La decisione di restringere le emissioni sonore è stata presa in risposta a numerose segnalazioni dei cittadini, preoccupati per la qualità della loro vita e la loro salute.
“Per le violazioni amministrative accertate alle disposizioni della presente Ordinanza – si legge sempre nel documento – l’Autorità competente a ricevere opposizioni e scritti difensivi, ai sensi dell’art. 18 della Legge 241/1990, è il Sindaco”, Massimiliano Borelli.
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