È in corso una protesta pacifica da parte di circa trenta lavoratori indiani impiegati, fino a ieri, in un’azienda agricola di Sabaudia. A seguito del licenziamento che sembra essere illegittimo hanno organizzato un presidio pacifico con la collaborazione del sindacato Flai Cgil e l’associazione In Migrazione il cui presidente è Marco Omizzolo. I lavoratori chiedono spiegazioni sul licenziamento, il reintegro ed il pagamento degli arretrati. Secondo quanto spiega Marco Omizzolo a Il Caffè, non tutti i giorni lavorati effettivamente dagli indiani Sikh compaiono in busta paga ed alcuni di loro attendono la retribuzione anche di quattro mesi fa. Al momento sono sul posto i Carabinieri e la Polizia Locale ma non si registrano particolari tensioni. I lavoratori stanno incontrando i proprietari dell’azienda per trovare un punto di incontro. Si ricorda che nella stessa azienda, solo due mesi fa, un’ispezione dei Carabinieri aveva rilevato centinaia di braccianti costretti a lavorare a nero.
29/07/2016