La determina con cui la Regione ha archiviato la procedura di valutazione di impatto ambientale relativa a quel progetto di ricistruzione e protezione delle spiagge «è un atto dovuto» sostiene il sindaco Matilde Celentano, «conseguente alla impossibilità di procedere immediatamente con le ulteriori verifiche richieste per accertare la sussistenza di eventuali ricadute negative sull’intero tratto di costa che va da Latina al promontorio del Circeo».
Il sindaco ha fatto sapere di aver avuto diversi colloqui con la Regione, «che si è mostrata molto disponibile ad affrontare la questione insieme al Comune di Latina per verificare la possibilità di superare l’impasse».
Leggi anche: Lavori contro l’erosione della spiaggia di Latina. La Regione ferma l’iter. Il Comune: “Non dipende da noi”
Cosa dice la Regione
La determina regionale numero G1691 datata 6 agosto 2024 stabilisce “di non dare ulteriore corso alla valutazione e di disporre l’archiviazione della procedura relativa al progetto Opere di difesa del litorale da Foce Verde a Capoportiere lotto 1, nel comune di Latina”.
Nella stessa determina della direzione Ambiente, la Regione fa riferimento, in premessa, a una nota del 14 giugno scorso in cui si chiedeva al Comune di depositare la documentazione integrativa per completezza documentale, assegnando il termine di 30 giorni, trascorsi i quali l’istanza sarebbe stata ritirata. Il 12 luglio il Comune chiede una proroga di 60 giorni e un incontro tecnico che si è tenuto il 30 luglio.
Durante il tavolo tecnico però sono emerse, secondo quanto si legge sulla determina regionale, ‘molteplici criticità’ e, non essendo state depositate le integrazioni nel termine prescritto, la Regione ha stabilito di archiviare la procedura.
Si spera negli assessori regionali
«Ho parlato a lungo con due diversi assessori regionali competenti sulla materia – aggiunge il sindaco Celentano – ed entrambi si sono resi disponibili ad organizzare un incontro già nei prossimi giorni per analizzare di concerto, con tutti gli enti interessati, la possibilità di superare lo scoglio della richiesta di un ulteriore studio da associare alla VIA».
«Studio per altro molto oneroso e che potrebbe assorbire una quota tale del finanziamento da rendere impraticabile la realizzazione dello stesso progetto, per capire se nel medio e lungo periodo la realizzazione dell’opera di ripascimento potrà influenzare negativamente l’assetto della costa su un’area vasta».
«Su questa vicenda – conclude il sindaco Celentano – continuo a nutrire la massima fiducia sull’azione fin qui condotta dagli assessori comunali all’Ambiente e alla Marina, Franco Addonizio e Gianluca Di Cocco, e sul lavoro portato avanti dai rispettivi uffici, ed anche sulle loro capacità di affrontare la complessità insorta intorno al progetto di ripascimento».